Colatura di alici di Cetara: un regalo squisito della nostra Costiera
Fonte: Il Silenzio Cantatore

Colatura di alici di Cetara: un regalo squisito della nostra Costiera

Fonte: Il Silenzio Cantatore

La cucina di mare è quanto di più delicato e saporito si possa mettere a tavola e ciò che la rende così speciale non è solo l’ottima qualità di un pescato fresco, ma anche i saporiti condimenti che accompagnano i piatti più pregiati.

Tra questi la colatura di alici di Cetara è  sicuramente uno dei più squisiti, perché impreziosisce i piatti a base di pesce con un tocco di genuinità e freschezza unico e racchiude in sé tutto il sapore del nostro mare e della nostra millenaria storia d’amore con la nostra terra.

Cetara è un piccolo gioiello incastonato nel mezzo della Costiera Amalfitana e la nostra vicinanza a questo pittoresco borgo ci rende particolarmente fortunati perché possiamo godere dei suoi prodotti naturali e dare un tocco di sapore in più ai nostri piatti.

Sicuramente tutti avete avuto modo di apprezzare la bontà della colatura di alici, ma forse solo pochi conoscono la sua storia ed è per questo che abbiamo deciso di raccontarvela.

Cos’è la colatura di alici?

La colatura di alici di Cetara è una squisita salsa liquida dal colore ambrato che si ottiene immergendo le alici in una soluzione di acqua salata per diversi mesi. La sua lavorazione avviene generalmente nel periodo che va da marzo a luglio, ossia nei mesi in cui le alici presentano il più basso contenuto di grassi, e prevede la rimozione della testa e delle interiora dei pesci prima di collocarli in appositi contenitori per la salazione.

L’aspetto più interessante di questo processo riguarda il modo in cui dalle alici appena pescate si ottiene il liquido squisito di cui stiamo parlando: i pesci, infatti, vengono prima pressati con un disco di legno, su cui sono posti dei pesi, e poi il liquido da loro prodotto viene raccolto in recipienti di vetro che sono esposti al sole per favorire l’evaporazione dell’acqua e contemporaneamente la concentrazione del liquido.

L’ultimo passaggio di questo delicato processo di lavorazione consiste, infine, nel filtraggio del prodotto che viene fatto “colare” in appositi fori, e prende perciò il nome di “colatura“.

La prima colatura di alici della storia!

Il suo più antico antenato si ritrova nel mondo classico e coincide con il cosiddetto garum, una salsa di cui abbiamo numerose testimonianze letterarie (sembra infatti che gli antichi romani ne fossero particolarmente ghiotti!).

Il garum si otteneva dalle interiora di pesce e, secondo la leggenda, fu scoperto per puro caso in seguito ad una bufera, la quale, abbattutasi su un battello che trasportava alici salate, fece fuoriuscire dai terzigni un liquido profumatissimo e fornì così al cuoco del battello un’idea per insaporire i suoi piatti.

Che questa storia sia vero o no, oggi abbiamo la fortuna di poter assaporare questa bontà tutta nostrana come e quando vogliamo, e a prescindere da chi l’abbia inventata, possiamo vantare un primato culinario che è un regalo dei nostri mari.

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