Estate in barca: cosa fare in caso di incidente?

Estate in barca: cosa fare in caso di incidente?

Con l’arrivo dell’estate, le acque della Campania tornano a essere protagoniste del turismo nautico, con migliaia di imbarcazioni che ogni giorno solcano il golfo di Napoli, la costiera amalfitana e le isole di Capri, Ischia e Procida. Tuttavia, con l’aumento del traffico marittimo, cresce anche il rischio di sinistri: secondo i dati diffusi nel 2024, sono stati oltre 120 gli incidenti nautici registrati lungo le coste italiane durante la stagione estiva, con la Campania tra le regioni più colpite.

Come comportarsi subito dopo un incidente

In caso di incidente in barca, la prima regola è mantenere la calma e contattare immediatamente la Capitaneria di Porto o le Forze dell’Ordine, comunicando in modo chiaro la posizione e la natura del sinistro. È importante fornire tutte le informazioni necessarie: nome e matricola dell’imbarcazione, generalità del comandante, eventuali feriti a bordo e rischi ambientali legati a combustibili o materiali pericolosi.

Subito dopo, è fondamentale raccogliere quanta più documentazione possibile. Scattare foto, annotare data e ora dell’evento, ottenere i dati delle imbarcazioni coinvolte e dei testimoni, e conservare le comunicazioni con i soccorsi può fare la differenza nel momento in cui si attivano le pratiche assicurative e legali.

Responsabilità e risarcimenti: cosa dice la legge

La denuncia all’assicurazione deve essere presentata entro tre giorni dall’incidente. È consigliabile allegare una relazione dettagliata e tutto il materiale raccolto. Sarà poi compito del perito dell’assicurazione effettuare una valutazione dei danni: per questo, è bene evitare riparazioni immediate, se non strettamente necessarie per la sicurezza.

Dal punto di vista legale, la normativa italiana prevede l’obbligo di assicurazione per tutte le unità da diporto a motore, che devono essere coperte almeno per la responsabilità civile verso terzi. Quando si verificano danni a persone o cose, l’assicurazione del responsabile è chiamata a risarcire.

Ma le responsabilità non sempre sono evidenti: entrano in gioco fattori come la velocità, la distanza dalle altre imbarcazioni, la visibilità e le condizioni meteo-marine. In alcune circostanze, anche chi ha subito un danno potrebbe risultare parzialmente responsabile dell’accaduto, con una possibile riduzione del risarcimento.

Il ruolo dell’avvocato 

Proprio per la complessità di queste dinamiche, in molti casi è necessario rivolgersi a un avvocato per incidenti nautici. Questa figura può supportare le vittime nell’analisi delle responsabilità, nella trattativa con le assicurazioni e, se necessario, nell’avvio di un procedimento legale.

Inoltre, in caso di collisione con un natante non assicurato o non identificato – un fenomeno purtroppo non raro nelle aree più affollate del Tirreno – è possibile ricorrere al Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, un ente pubblico che interviene per garantire comunque un risarcimento.

Prevenzione: la chiave per una navigazione sicura

Per ridurre il rischio di incidenti, è essenziale investire nella prevenzione. Chi naviga deve conoscere le regole base della sicurezza in mare, verificare sempre le condizioni dell’imbarcazione prima della partenza, dotarsi di strumenti di salvataggio e comunicazione aggiornati, e rispettare le distanze di sicurezza soprattutto nei pressi di cale affollate o in prossimità di spiagge.

Navigare lungo la costa campana è un’esperienza unica, ma richiede attenzione e responsabilità. Sapere come comportarsi in caso di incidente e a chi rivolgersi per ricevere supporto legale e assicurativo non solo può tutelare la propria incolumità, ma anche fare la differenza nel difendere i propri diritti.

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