Limoncello: origini e curiosità
di Annina D'Ambrosio
Il limoncello è un gustoso liquore dolce preparato miscelando limoni, zucchero e alcool.
Solitamente viene gustato come digestivo, a fine pasto, ma spesso anche come aperitivo.
Le origini del limoncello sono incerte e poco chiare; la paternità della ricetta di questo famoso liquore è, infatti, contesa tra tre splendide località campane, tra l’altro tutte vicine tra loro: Amalfi, Capri e Sorrento, famose proprio per l’abbondanza di alberi di profumatissimi limoni e per una produzione di limoncello tramandata da generazioni.
Ci sono diverse storie e leggende popolari che raccontano la nascita di questo famoso liquore.
C’è chi sostiene che il limoncello veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo, già ai tempi dell’invasione dei saraceni.
Altri, invece, ritengono che la ricetta sia nata all’interno di un convento monastico per deliziare i frati tra una preghiera e l’altra.
La prima vera notizia storica è legata all’isola di Capri, dove nel ‘900 il marchio “limoncello” venne registrato per la prima volta.
Questo liquore, infatti, sembra essere nato proprio agli inizi del secolo scorso, in una piccola pensione dell’Isola Azzurra, dove la signora Maria Antonia Farace curava un rigoglioso giardino di grossi limoni e arance. Il nipote, nel dopoguerra, diede avvio ad un’attività di ristorazione nelle vicinanze della Villa di Axel Munte. La specialità del locale era proprio il liquore di limoni realizzato con l’antica e tradizionale ricetta della nonna.
Nel 1988 il figlio, Massimo Canale iniziò, a sua volta, una produzione artigianale di limoncello, registrandone il marchio.
A Sorrento, ancora, si narra delle grandi nobili famiglie del luogo, che agli inizi del secolo non lo facevano mai mancare, offrendolo agli ospiti illustri.
Ad Amalfi, invece, si sostiene addirittura che il liquore abbia origini molto antiche, quasi legate alla coltivazione del limone.
In sostanza, che la nascita del limoncello sia campana è fuori discussione, anzi il famoso liquore è un simbolo della nostra enogastronomia.
Il successo di un limoncello impeccabile sta proprio nella qualità dei limoni che, nella costiera amalfitana, abbondano e sono caratterizzati da grosse dimensioni, una forma ellittica, una buccia rugosa, spessa, profumata e di colore giallo acceso.
La ricetta tradizionale del limoncello prevede la macerazione delle bucce di limone all’interno di una brocca di alcool. Dopo circa un mese di riposo, la preparazione prosegue aggiungendo acqua e zucchero (prima portato ad ebollizione e poi lasciato raffreddare) ed altro alcool. La brocca va, poi, nuovamente coperta e messa a riposo per un altro mese abbondante.
Dopo circa quaranta giorni l’infuso ottenuto va filtrato nelle bottiglie, scartando naturalmente le bucce. Le bottiglie vanno poste poi in freezer. Il gusto del limoncello, infatti, viene esaltato se bevuto freddo in quanto l’aroma dolce viene avvolto dall’alcool. Ma anche a temperatura ambiente sa farsi amare. E’, infatti, un liquore molto versatile che viene utilizzato anche nella preparazione di macedonie, gelati, torte e dolci vari.
Il limoncello è, dunque, un prodotto famosissimo ed è ormai tradizione esibire le caratteristiche bottiglie nei bar e nei ristoranti partenopei (e non) ,quasi come un simbolico souvenir.
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