Quando Maradona poteva andare alla Juve
di Gaetano Mango
Difficile immaginare un Maradona bianconero. È un po’ come se San Gennaro, d’improvviso, si mettesse a tifare Juventus. Eppure una piccola possibilità c’è stata. Lo ha rivelato Pierpaolo Marino in una recente intervista.
Era l’estate dell’84, il Pibe de Oro era ormai in rotta con il Barcelona, la squadra dove è cominciata la sua avventura europea; l’allora direttore sportivo degli azzurri mise in contatto Riccardo Fujca, agente Fifa per l’Argentina, con Juliano e Ferlaino, per porre le basi del trasferimento del giocatore argentino a Napoli . Prima di quel momento però, c’era stato il rifiuto dell’allora presidente della Juventus Giampiero Boniperti che, non completamente convinto delle qualità dell’attaccante argentino, che invece piaceva tantissimo all’avvocato Andrea Agnelli, decise di tirarsi fuori.
Un tentativo fu fatto anche dalla Sampdoria, con il presidente Mantovani, che però non voleva creare malumori con Vialli e Mancini. Se è vero che il destino è già scritto, probabilmente Maradona sarebbe finito comunque al Napoli, ma quel velato interesse dei bianconeri spinse gli emissari azzurri a velocizzare la trattativa per portare all’ombra del Vesuvio uno dei più grandi fuoriclasse della storia del calcio.
La storia a volte è strana. Due anni dopo, il 9 Novembre 1986, si giocò a Torino la partita Juventus- Napoli, che in quel momento occupavano in coabitazione il primo posto in classifica. Gli azzurri non vincevano all’Olimpico da 29 anni. Il primo tempo si concluse 0 a 0, il secondo cominciò con un gol della Juve a cui risposero però Ferrario, Giordano e Volpecina. La partita finì 3 a 1 per gli azzurri, con quella vittoria che sarà un crocevia fondamentale per lo scudetto vinto, poi, a fine stagione. In quella partita Diego non segnò, ma le sue giocate furono fondamentali così come il suo spirito che spinse i compagni a lottare fino al 90’ per inseguire una vittoria cercata da troppo tempo.
Probabilmente non poteva che finire così: il Napoli che trovò in Maradona il suo campione e Maradona che trovò in Napoli la dimensione ideale per diventare leggenda.
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