Rucolino: il liquore tipico dell’isola d’Ischia
di Annina D'Ambrosio
In un precedente articolo, abbiamo riportato con grande orgoglio la notizia che Ischia è stata nominata l’isola europea più bella del 2016, in un classifica di 10 meravigliose isole.
In questo articolo vogliamo elogiare la bellissima isola partenopea anche per la sua tradizione gastronomica.
Infatti, a farle vincere il primato di isola più bella d’Europa, oltre ai panorami naturali mozzafiato, alle acque cristalline, alle spiagge, alle attività e alle attrazioni, c’è stata proprio la sua cultura culinaria. Ischia è un’isola che affascina per mille motivi e i turisti, ma non solo, apprezzano moltissimo soprattutto i piatti tipici locali. Tra questi vi è una specialità molto apprezzata non solo in Campania: stiamo parlando del “Rucolino“, liquore tipico ischitano conosciuto in tutto il mondo, un digestivo ottimo da gustare a fine pasto.
La rucola è una pianta che sull’Isola Verde nasce spontanea e che si trova in abbondanza; si caratterizza per un sapore intenso e deciso, dalle note leggermente amarognole e piccanti.
La particolarità di questo liquore sta, dunque, proprio nell’essenza della rucola riprodotta al suo interno. Un sapore molto deciso, forte, un liquore poco dolce che ha avuto un successo eccezionale proprio per le sue peculiarità, come l’elevato potere digestivo e la capacità di racchiudere in sé tutti i sapori della tradizione culinaria ischitana.
Già all’epoca romana venivano apprezzate le proprietà di questa pianta dal sapore pungente. La rucola, infatti, è ricca di vitamina C, potassio e sali minerali, stimola l’appetito, è ottima per il fegato e favorisce la digestione. È ricca anche di acido folico e quindi indicata per le donne in gravidanza, è purificante e diuretica, contiene vitamina K, A, B, che insieme al citato acido folico, al calcio e al magnesio aiutano la salute delle ossa; assunta come infuso ha proprietà rilassanti ed è consigliata per favorire il sonno. In antichità la rucola veniva usata anche come afrodisiaco e per combattere l’impotenza, assunta sotto forma di decotto .
La cucina ischitana è una cucina rustica, espressione di una società e di una cultura di contadini, pescatori e artigiani, le cui ricette sono tramandate di famiglia in famiglia.
La tradizione culinaria gastronomica dell’isola ha profonde radici terrestri più che marittime. Le piante selvatiche non coltivate, che crescono spontaneamente nei boschi, nei campi, nei pezzi di terra, nelle rupi marine, venivano usate in ambito popolare, e lo sono tutt’ora, per la preparazione di gustose zuppe ed insalate.
I contadini, i pescatori ed i pastori tramandavano le informazioni sulle proprietà di queste piante apprese vivendo a stretto contatto con la natura. Spesso le piante, le erbe ed i frutti selvatici rappresentavano l’unica risorsa alimentare disponibile, per questo la cucina ischitana si caratterizza per essere povera, rustica, semplice, ma colma di ricette gustose.
Dunque, ad Ischia della rucola se n’è fatto un simbolo proprio attraverso il Rucolino.
La vera ricetta, quella antica e originaria, sembrerebbe essere un segreto; ci sono diverse versioni, la ricetta si può modificare a proprio piacimento, ma quella classica prevede l’uso di rucola fine o di campo selvatica, alcool, acqua, zucchero e limone; alcune ricette prevedono anche l’aggiunta di buccia d’arancia, vaniglia e di un pizzico di cannella.
Il Rucolino è uno dei veri simboli della tradizione culinaria ischitana e, passeggiando tra i caratteristici vicoli dei borghi dell’isola, è facile lasciarsi conquistare dalle numerose botteghe di prodotti tipici artigianali e dalla simpatia e dalla cordialità dei negozianti del posto, felici di suggerirvi i piatti tipici da assaggiare, da digerire insieme al famoso Rucolino!
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