San Gennaro fa il miracolo, il tesoro resta nostro!
di Valeria Ausiello
San Gennaro, il santo del popolo giudizioso, sabato pomeriggio ha regalato una liquefazione lampo, concedendo ancora una volta ai napoletani di godere del suo miracolo e di partecipare con fede alla processione più importante dell’anno.
Processione che infonde, ancora una volta, con napoletanità, pace ed armonia, siglando un accordo di tregua dopo una battaglia che durava mesi.
Il vero miracolo, però, questa settimana, lo hanno fatto Curia e Deputazione.
La controversia di principi e di potere è finita nell’unico modo possibile, con una soluzione di buon senso, in cui al Cardinale Sepe resterà la competenza del culto e alla Deputazione quella del controllo e della gestione della Cappella e del Tesoro.
La cosa più importante, si evince da tutto ciò, è la devozione al Santo e alla tradizione, tutto il resto diventa marginale.
È così che il Tesoro di San Gennaro resta nostro, dei napoletani e della Deputazione come da sempre la storia e il popolo hanno voluto!
Dopo i recenti scontri, le manifestazioni ripetute e la voce alta della gente di Napoli che si fa sentire, la minaccia contro la gestione autonoma e laica del tesoro è stata sconfitta.
Il decreto firmato da Angelino Alfano, che imponeva la nomina di membri della Curia di fianco ai più antichi membri della discendenza nobiliare partenopea, è stato ritirato.
L’eterna guerra di posizione tra Stato e Chiesa è essere stata vinta, in questo caso, dalla Deputazione, grazie ad un atto notarile risalente al 1527. Tale documento formale sancì la fondazione della Deputazione, insieme alla nascita della Cappella, come organo incaricato di governare la città e il Tesoro di San Gennaro a Napoli, con la specifica di escludere altre autorità al riguardo.
L’atto costituisce un’entità giuridica, una conferma scritta delle norme che riguardano l’amministrazione del Tesoro, è così che la Deputazione si assume la responsabilità della propria indipendenza anche difronte alla legge.
Insomma chi la dura la vince: l’organismo laico che da cinque secoli coordina Cappella, reliquie e Tesoro del Santo, continuerà a farlo!
Sabato pomeriggio al Duomo di Napoli, durante la processione e di fronte al Cardinale Sepe, al Sindaco De Magistris e Angelino Alfano, c’ero anche io e il sangue si è sciolto alla presenza di centinaia di persone.
Secondo la superstizione adesso Napoli, con i suoi cittadini, è protetta da qualsiasi malignità… fino al prossimo miracolo!
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