Sciurilli che passione!
di Rosanna Vollaro
L’uso dei fiori in cucina risale a migliaia di anni fa, per merito di civiltà come quelle cinesi, romane, greche.
Molte culture utilizzano queste meraviglie della natura nelle loro ricette tradizionali.
Pensiamo ai fiori di zucca, ad esempio, utilizzati in Italia, sopratutto in Campania, dove sono protagonisti dell’eccellente parterre della friggitoria napoletana.
Le pizzelle, nella cucina partenopea, sono considerate un piatto estivo per una serie di proprietà che i fiori di zucca possiedono, essendo, infatti, diuretici, rinfrescanti e ricchi di vitamina A e ferro, oltre che poveri di zuccheri e, quindi, poco calorici e digeribili.
I sciurilli fritti sono disponibili nelle tante friggitorie “frjenn’ magnann’”, nelle trattorie, sulle tavole napoletane della domenica, poichè la loro preparazione è molto semplice.
Come preparare i sciurilli
Sciacquare i fiori di zucca e lasciarli asciugare. In una ciotola porre acqua e lievito, in modo tale che quest’ultimo si sciolga, sale e pepe e mescolare. Aggiungere infine la farina, amalgamare con una forchetta fino a formare un miscuglio fluido, ma non troppo. La pastella che si ottiene dovrà poi lievitare, per cui è consigliabile metterla in forno, ovviamente spento, per circa 30 minuti, in modo che il tutto rimanga a riposo ad una temperatura tiepida e costante. In una pentolina, poi, versare mezzo litro di olio di semi e lasciarlo riscaldare: dovrà essere bollente, ma non bruciato, per la frittura; più l’olio è caldo più il risultato sarà ottimo.
I fiori vanno immersi nella pastella e, con l’aiuto di una pinza da cucina, immersi delicatamente nell’olio per 3-4 minuti.
Se lo si desidera si può aggiungere ancora sale e pepe.
Una golosa variante sono i sciurilli ripieni di ricotta: il procedimento è lo stesso, basta solo riempire l’interno del fiore con la ricotta, precedentemente lavorata con un po’ di parmigiano e pepe.
Una curiosità
C’è una curiosità che riguarda i fiori di zucca e quelli di zucchina: esistono fiori maschili e femminili, simili solo esteticamente.
I fiori femminili sono quelli da cui si sviluppa il frutto: nel caso delle zucchine, queste crescono partendo dalla base. L’inflorescenza rimane visibile e si stacca dal frutto solo quando anche quest’ultimo rimane maturo. E’ possibile raccoglierli, ma così facendo si impedirà alla zucchina di crescere ulteriormente.
La zucca invece è un ingrossamento del fiore, di cui rimane a poco a poco visibile solo la parte superiore del petalo. Il fiore femminile all’interno ha un pistillo piccolo, di forma arrotondata.
I fiori maschili, invece, sia quelli di zucca che quelli di zucchina , crescono su sottili peduncoli, che non portano alla fruttificazione. Il pistillo, più lungo e sottile rispetto a quelli dell’altro sesso e trattiene su di sè il polline necessario alla fecondazione.
In ogni caso, che i fiori siano maschi o femmine, tagliati o interi, ripieni e non, vale la pena provare le pizzelle di sciurilli se si è di passaggio a Napoli.
Ovviamente mangiatele… cu ‘na bona salute!
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