
Storia e Leggenda del Fungo di Ischia
di Alessia Giannino
Ischia è sicuramente una delle più belle isole del nostro arcipelago delle isole flegree.
E’ anche chiamata isola verde: chi ha avuto la possibilità di andarci almeno una volta, infatti, non ha potuto non notare che si è completamente immersi nella natura. L’isola un tempo era chiamata Pithecusa. Molte sono le interpretazioni, ma la più plausibile è quella che il nome derivi dal greco “pitueois”, ossia “ricco di pini”, tant’è che l’isola è ricca di pinete.
Tra i tanti simboli di Ischia, uno dei più celebri è il Fungo di Lacco Ameno, una roccia che emerge dalle acque, la cui forma ricorda, appunto, quella di un fungo. Lo scoglio raggiunge i dieci metri ed è di tufo verde. La sua origine, probabilmente, è attribuibile ad un’eruzione vulcanica del Monte Epomeo, che ebbe come conseguenza lo scivolamento in acqua del complesso roccioso. Successivamente il mare ha scavato le sue pareti, formando, pian piano, quello che oggi appare come un fungo.
Intorno a questa strana roccia, inoltre, circola una leggenda, che trova riscontri in uno scritto di Giovangiuseppe Cervera, secondo cui il fungo sarebbe il dono che la Terra fece a due giovani innamorati, la cui storia d’amore ebbe una tragica fine.
“Il fato fu inesorabile, come a quel fanciullo e a quella fanciulla che troppo presto si amarono e vollero fuggire nell’immenso mare. Essi perirono insieme, e la natura, affranta, eresse loro nel mare un tumulo, un Fungo che sotto l’alcova della sua ombrella veglia ancora il riposo dei piccoli“.
Possiamo credere ad una leggenda, o semplicemente alla storia dell’eruzione, ma rimane il fatto che il Fungo di Lacco Ameno sia una delle maggiori attrazioni di Ischia e, per tutti quelli che ancora non ci sono stati, o hanno trascurato questa strana roccia, vi consigliamo di andarci il prima possibile!
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