Castellammare e il suo Castello a Mare
di Rosanna Vollaro
Il Castello a Mare, dal quale Castellammare trae il nome , sorge a 100 metri di altitudine sul mare; la dicitura “Castello a Mare” compare in un documento ufficiale del 1086.
E’ stato costruito nel IX secolo dal duca di Sorrento per difendere il suo territorio: sorge, infatti, nell’unico punto della costa, tra montagne (Monte Faito) e mare, in cui un ipotetico nemico poteva transitare. Il Castello faceva parte del sistema difensivo che comprendeva gli altri castelli di Gragnano, Lettere e Pimonte.
Durante la sua lunga vita è stato rimodernato più volte: importante è la ristrutturazione nel 500, in cui venne adattato per resistere agli attacchi delle artiglierie. Divenne, in poco tempo, punto di riferimento centrale tra i vari fortini difensivi, essendo dotato di numerose torri.
A partire dal XVIII secolo , persa la sua funzione difensiva, rimase in stato di abbandono, cosa che lo lasciò trasformare, nel tempo, in un rudere; tuttavia la sua posizione panoramica sul golfo di Napoli ispirò diversi artisti come Achille Pinelli, Giacinto Gigante e molti appartenenti alla scuola di Posillipo, che lo ritrassero nelle loro opere.
Da non dimenticare anche la citazione che ne fece il Boccaccio nel suo Decamerone.
Durante la Seconda Guerra Mondiale fu occupato dalle truppe britanniche che lo devastarono, riportandolo allo stato grezzo. Nel 1956 venne iniziato un radicale restauro che durò ben 12 anni.
Agli inizi del XX secolo divenne proprietà del marchese Alaponzone di Verona.
Si racconta, però, che il castello abbia anche un aspetto misterioso.
La leggenda vuole che nel 1459, al tempo della congiura dei baroni,
una dama aprì le porte del castello agli assedianti che lo conquistarono senza subire perdite. La donna che tradì la sua gente, il cui nome si è smarrito nel tempo, si era innamorata di uno dei soldati che militavano tra le schiere degli assalitori, ma il cavaliere, per cui lei era giunta addirittura al tradimento, successivamente respinse le sue attenzioni, lasciandola in un abisso di disperazione e dolore. Rifiutata dal suo grande amore ed evitata da tutti a causa del suo vile gesto, si tolse la vita poco tempo dopo.
Sarà vero?
Qualcosa di quella triste storia sembra ancora vivere tra le mura di quel castello. Numerosissimi sono i testimoni che giurano di aver visto manifestarsi all’ingresso del palazzo la figura di una donna vestita di rosso porpora, dai lunghi capelli neri e con sul volto un sorriso di scherno.
In particolare, secondo i racconti, sembra che la stessa dama si materializzi nelle notti al chiaror della luna e che spessissimo si odano forti urla o flebili lamenti provenire da varie zone del castello. E’ nella camera da letto, detta anche “la camera degli angeli”, in particolare, che si avverte una forza misteriosa e talmente ostile da costringere anche i più temerari alla fuga e al terrore.
Attualmente di proprietà privata, il Castello fa da sfondo a cerimonie nuziali, serate di gala, ricevimenti e meeting.
About author
You might also like
Canzoni dedicate alla città di Napoli: top 10!
di Annina D’Ambrosio Napoli, città dalle mille attrattive, come il molo San Vincenzo da poco restituito ai cittadini: una passeggiata lunga 2 km dove poter ammirare la città da uno
Made in Naples: il genio creativo che rende
di Sara De Rosa Quando un napoletano incontra uno straniero all’estero si sente dire due cose: “pizza” e “vedi Napoli e poi muori”. E, del resto, è innegabile che l’immagine
All’Archivio Storico di Napoli una serata dedicata al famoso whisky irlandese
di Annina D’Ambrosio Prima Milano, poi Firenze e Roma ed ora la città di Napoli: arriva lo Jameson Irish Whisky. Si tratta di un famoso whisky irlandese, prodotto per la prima
Leave a Reply
Only registered users can comment.
0 Comments
No Comments Yet!
You can be first to comment this post!