Lo stile liberty dei palazzi del quartiere Vomero a Napoli
Quando si parla di stile liberty nel capoluogo partenopeo ci riferiamo ad una corrente artistica “floreale” legata all’architettura dei primi due decenni del ventesimo secolo in alcuni famosi quartieri di Napoli come il Vomero,Posillipo e Chiaia.
Lo stile liberty nacque sulla scia della decadenza dell’eclettismo; molti palazzi costruiti in questo periodo riflettono infatti lo stile eclettico e monumentalista della seconda metà diciannovesimo secolo.
Il periodo d’oro del liberty partenopeo nel quartiere Vomero, si può ammirare in particolar modo nelle opere di Adolfo Avena il cui linguaggio linguaggio liberty appare piuttosto rurale mentre opere più compiute dello stile liberty vennero raggiunte tra il 1910 e lo scoppio del primo conflitto mondiale con artisti del calibro di Giulio Ulisse Arata e gli ingegneri Stanislao Sorrentino e Gregorio Botta.
Una delle più famose testimonianze del periodo liberty nel quartiere Vomero a Napoli è quella di “Palazzina Russo Ermolli” situata a via Palizzi;l’edificio è stato progettato da Stanislao Sorrentino ,uno dei massimi esponenti di tale corrente artistica.
Costruito tra il 1915 e il 1918 la struttura è caratterizzata da un altezza consistente con i suoi sei piani; dato il carattere scosceso del terreno, l’accesso da via Palizzi è situato al penultimo piano ed è collegato alla sede stradale tramite un ponticello. Con i suoi ornamenti particolari ha un carattere maestoso e signorile; sul bellissimo terrazzo si elevano sostegni in pietra che hanno uno scopo puramente estetico e ornamentale, in origine la palazzina era bianca e gialle mentre dopo un un recente restauro appare grigia/azzurra e bianca.
Sempre nel quartiere Vomero, e più precisamente a Piazza Fuga spicca il maestoso Palazzo Avena (o Villa Palazzolo o Villa Haas), l’edificio inizialmente si componeva dalla sola faccia d’ingresso di Villa Haas,venne poi totalmente rifatta in stile completamente eclettico con innesti liberty, tra il 1927 e il 1928 da Adolfo Avena su commissione dell’Alto Commissario della Provincia di Napoli Gustavo Giovannoni per il restauro del piazzale situato di fronte della funicolare centrale che fu inaugurata nel 1928.
About author
You might also like
Alberto Angela sarà a Napoli per “Collezionare la Natura”
di Simona Vitagliano Che Alberto Angela sia un grande estimatore di Napoli e dei napoletani non è un segreto, perlomeno per chi lo segue da sempre. L’interesse mostrato nei suoi
Modi di dire napoletani: “Nun me mannà a accattà ‘o ppepe!”
di Annina D’Ambrosio Il dialetto napoletano è ricco di termini e modi di dire particolari e simpatici. Spesso si utilizzano ancora oggi nella lingua parlata, altri invece sono in disuso.
“E’ fernuta ‘a zezzenell”: scopriamo questo modo di dire napoletano
di Annina D’Ambrosio Il dialetto napoletano presenta innumerevoli proverbi e modi di dire che lo rendono particolare ed affascinante, un vero mondo da scoprire, divulgare e tutelare. In questo articolo
Leave a Reply
Only registered users can comment.
0 Comments
No Comments Yet!
You can be first to comment this post!