“I migliori 10 viaggi da fare nella vita”: Amalfi al 6° posto per TRIPADVISOR!
Costiera Amalfitana Fonte: www.capitanoago.com

“I migliori 10 viaggi da fare nella vita”: Amalfi al 6° posto per TRIPADVISOR!

di Simona Vitagliano

Da Tripadvisor

Dopo l’Aurora Boreale, Bora Bora, Santorini, Machu Picchu e le Galapagos è Amalfi uno dei posti che Tripadvisor consiglia di vedere almeno una volta nella vita.

Appare infatti al sesto posto della top 10 “I migliori 10 viaggi da fare nella vita” insieme ad altri, magnifici, posti della Terra.

Una soddisfazione immensa per i Campani.
Dichiarata dal ’97 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Amalfi è una delle mète più ambite dai turisti viaggiatori che si accostano alla nostra Penisola.

Un po’ di storia

Non è chiaro da dove provenga il suo nome, le ipotesi sono due:

– da Melfi, città lucana, i cui transfughi giunsero sulla costiera fondando la città

– dalla gens romana Amarfia (I secolo d.C.), come si legge sul sito del Comune di Amalfi, in uno scritto ad opera del Prof. Gargano.

Fondata dai Romani (lo stemma infatti reca la scritta Descendit ex patribus romanorum) nel IX secolo fu prima fra le repubbliche marinare e sfidò Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mediterraneo.

Raggiunse il massimo splendore nell’XI secolo per poi subire una rapida decadenza: conquistata dai Normanni nel 1131 venne anche successivamente saccheggiata dai pisani, fino a rimanere distrutta, quasi in toto, da una grande tempesta comprendente un brutto maremoto che avvenne nel 1343.

Nonostante tutto, però, la tradizione ha conservato le sue origini, ed ogni anno un equipaggio di vogatori amalfitani partecipa alla Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, sfidando le antiche rivali Genova, Pisa e Venezia.

Addirittura, pare che i navigatori amalfitani possano essere stati i primi ad utilizzare, durante i loro viaggi, la bussola. C’è stata una lunga diatriba riguardante un testo latino (Amalphi in Campania veteri magnetis usus inventus a Flavio traditur) che ha fatto parlare di sè a causa di probabili traduzioni o interpretazioni sbagliate: lo strumento, inizialmente attribuito allo storico Flavio Biondo, in realtà si è scoperto essere stato inventato proprio da un amalfitano, Flavio Gioia. Flavio Biondo, pare, è soltanto colui che ne ha riportato la notizia.

Menzione particolare per Amalfi anche nel suo ruolo di cartiere.

Infatti la città è stata particolarmente fiorente in questo settore e tuttora questa tradizione vive in due cartiere residue tra le molte presenti ed ormai in rovina sul posto.

Si parla della produzione della pregiata carta di Amalfi, tant’è che in città infatti è possibile visitare il Museo della Carta di Amalfi.

 

 

Stemma di Amalfi Fonte: Wikipedia

Stemma di Amalfi
Fonte: Wikipedia

« Lo stemma è composto da uno scudo diviso in tre parti: la prima in alto a sinistra di forma quadrata, fondo azzurro con una banda obliqua di colore rosso; la seconda, in alto a destra di forma quadrata riportante la bandiera della Repubblica marinara di Amalfi; la terza parte in basso, di forma rettangolare con il mare, il cielo e al centro una bussola sostenuta da quattro ali dorate e alla sommità una cometa »

Motto: Descendit ex patribvs romanorvm

Gonfalone: « drappo di rosso. »

Degno di nota è anche il Duomo della città, che altro non è che l’accostamento, nei secoli, di varie Chiese, sovrapposte le une alle altre, attualmente dedicato a Sant’Andrea.

Amalfi resta una cittadina sospesa nel tempo con i suoi colori, le sue tradizioni, la sua conformazione unica e rarissima che la rende così speciale agli occhi dei turisti del mondo intero.

 

Previous Previsioni Meteo per il Weekend 6 e 7 Febbraio e Carnevale 2016
Next I tifosi del Napoli finiscono sul quotidiano inglese The Guardian

About author

You might also like

0 Comments

No Comments Yet!

You can be first to comment this post!